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10 ragioni per pensare positivo, nonostante il covid - Safari in Kenya | Paka Safaris

10 Motivi per pensare positivo nonostante il covid

Abbiamo almeno 10 motivi per pensare positivo nonostante il covid, dal punto di vista della protezione della fauna africana.

Infatti negli ultimi tempi ci sono stati numerosi successi nell’ambito della conservazione, nonostante l’aumento del bracconaggio quest’anno a causa del covid. E’ una guerra senza fine tra chi vuole salvare le specie a rischio di estinzione e chi vede solo il profitto.

Ma vediamo più da vicino quali sono i successi più imporanti:

1. Nel 2018, la morte di Sudan, l’ultimo rinoceronte bianco settentrionale (Ceratotherium simum cottoni), è stato un campanello d’allarme per tutto il mondo. Al momento della sua morte era uno degli ultimi tre rinoceronti bianchi del nord ancora in vita, e l’ultimo maschio conosciuto di questa sottospecie. E’ stato sottoposto ad eutanasia per complicanze dovute all’età. Nell’agosto 2019 un gruppo di scienziati e conservazionisti ha creato degli embrioni utilizzando le uova raccolte dalle ultime due femmine di rinoceronte bianco meridionale a Ol Pejeta Conservancy, Laikipia Kenya, e il seme di maschi deceduti, compreso proprio Sudan. Ora sono conservati nell’azoto liquido, e verranno trasferiti in una “madre in affitto” appena tutto sarà pronto. La tecnologia alla Jurassic park potrebbe far tornare questa specie dall’estinzione, e magari anche altre specie ormai perse.

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LUGLIO 2020

Wildlife
Conservazione
Ambiente

Rinoceronte bianco (Ceratotherium simum) – Laikipia 2018

Foto di Sara Gastaldi

2. Otto giovani donne Maasai hanno formato nel 2019 il Team Lioness, una delle prime unità di sole donne ranger che combattono il bracconaggio in Kenya. Riunite insieme dall’IFAW (International Fund for Animal Welfare) sono le prime donne ranger Maasai nel paese e lavorano soprattutto per prevenire il bracconaggio e il commercio illecito nel Parco Nazionale di Amboseli.

“You cannot get through a single day without having an impact on the world around you. What you do makes a difference, and you have to decide what kind of difference you want to make.“ – Jane Goodall

3. La Cheetah Conservation Fund, in Namibia, ha aiutato nel 2019 a salvare 44 ghepardi dai trafficanti. Attualmente stanno riabilitando 38 ghepardi e si stanno ingrandendo di modo da poterne salvare sempre di più.

Cucciolo di gherpardo (Acinonyx jubatus) – Masai Mara – 2019

Foto di Sara Gastaldi

Ghepardo adulto – Samburu National Reserve – 2020

Foto di Sara Gastaldi

4. Dopo il divieto di compravendita di avorio nel 2018 in Cina, ora anche Hong Kong, regione amministrativa della Cina a cui non si applicava il bando, ha deciso di chiudere anche il suo mercato entro il 2023. Adesso c’è pressione sul Giappone, l’ultimo mercato d’avorio legale rimasto nel mondo. Nonostante i divieti, serve più lavoro per combattere il mercato d’avorio illegale, sopravvissuto e anzi in espansione in Vietnam e nel Laos, che sta portando gli elefanti africani verso l’estinzione.

5. Sebbene gli elefanti siano ancora vittime indiscusse del bracconaggio,  l’associazione Save the Elephants, con base a Samburuha riscontrato che il numero di elefanti nel nord del Kenya è stato ripristinato, dove invece 10 anni fa quella stessa regione era la più colpita dai trafficanti.

Mandria di elefanti in Samburu N.P. – 2019

Foto di Sara Gastaldi

6. Il numero delle giraffe dell’Africa occidentale (Giraffa camelopardalis peralta) è precipitato verso l’estinzione, ma ora è risalito a quota 600. Certamente il numero è ancora molto basso, ma era sceso a solo 49 individui, prima che il governo nigeriano inizio’ a promuovere la loro protezione. Solo recentemente, questa sottospecie viveva solamente vicino alla capitale della Nigeria, Niamey, ma nel 2018 la Giraffe Conservation Foundation ha aiutato ad introdurre una seconda popolazione nella Gadabedji Biosphere Reserve, dove le giraffe si erano estinte localmente 50 anni prima.

7. Il bracconaggio ha portato quasi verso l’estinzione il rinoceronte nero (Diceros bicornis), ma gli sforzi legati alla sua protezione e conservazione hanno fatto sì che il rinoceronte nero sud-occidentale (Diceros bicornis occidentalis) sia stato riclassificato dalla IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) da “vulnerabile” allo step precedente “vicino alla minaccia“, il che significa che è meno probabile rispetto a prima che incontri l’estinzione  nel prossimo futuro.

Giraffa camelopardalis peralta

Rinoceronte nero (Diceros bicornis occidentalis) – Namibia Etosha

Beatragus hunteri – Tsavo est 

8. Le conservancy in Kenya hanno ottenuto grandiosi successi, equilibrando i bisogni della fauna e della popolazione locale, e assicurando ai proprietari terrieri vantaggi economici provenienti dal turismo. Ora coprono più di 6 milioni di ettari di terra, circa l’11% dell’intera area del paese, insieme ai parchi e riserve nazionali che da sole occupano l’8% del territorio nazionale. Le conservancy giocano un ruolo cruciale nella protezione e recupero della popolazione faunistica. 

9. Durante l’ultimo decennio, il damalisco di Hunter (Beatragus hunteri) o Hilora ha visto aumentare la sua popolazione nella Ishaqbini Hirola Conservancy nel nord del Kenya. La popolazione di damalischi di Hunter era considerata in pericolo già negli anni ’60.  A metà degli anni ’90 la popolazione era scesa fino a soli 300 individui. Oggi i damalischi di Hunter sono una delle specie di antilope più rare e più prossime all’estinzione del pianeta. L’Hirola, endemico del nord-est del Kenya, è stato al centro della formazione di questa conservancy, che ora forma parte integrante del suo habitat. Alcuni esemplari sono stati traslocati precauzionalmente dal nord al Parco Nazionale di Tsavo Est, dove attualmente si difende una piccola popolazione di un centinaio di capi. 

10. Anche le conservancy attorno alla Riserva Nazionale Masai Mara stanno facendo molto e il numero di leoni è raddoppiato, mentre le conservancy nella regione di Laikipia sono le migliori per la protezione e conservazione dei rinoceronti, tra cui Solio Ranch.

 

Leoni in accoppiamento – Mara North Conservancy

Foto di Sara Gastaldi

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